Ha letteralmente invaso i frighi di supermercati e autoproduttori, sembra l’alimento che può salvare le nostre flore batteriche intestinali ed esiste la versione al latte e all’acqua. Ma cos’è esattamente il Kefir?

Il kefir è, di base, un latticino. Ma non un latticino qualunque come lo yogurt, il formaggio, lo skyr;  il kefir si ottiene dalla fermentazione di una coltura madre naturale di batteri e lieviti sotto forma di granuli in aggiunta al latte fresco (o a dell’acqua zuccherata, come vedremo). La sua consistenza dunque ricorda molto quella dello yogurt e la sua ricetta risale a migliaia di anni fa.
Appurata l’entità di questo alimento così antico, sicuramente non abbiamo ancora soddisfatto la vostra curiosità in merito: cosa lo ha fatto diventare un alimento così ricercato seppur così semplice?

I BENEFICI DEL KEFIR

In quanto latticino, il kefir è un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico, qualità che lo rende un alimento perfetto per chi vuole preservare o far crescere la propria massa muscolare, per le donne in gravidanza e, in generale, per chi ne ha una carenza.
Solo proteine?
Assolutamente no, il kefir contiene ottime quantità di calcio e fosforo utili per la preservazione delle ossa oltre a vitamina B (b2, b6, b12) ed A che ne coadiuvano l’effetto di protezione di ossa, denti e occhi.
Attenzione: il kefir, in tutte le sue versioni, presenta una minima parte alcolica che oscilla dallo 0,2 all’1 % e che varia in base alla quantità di zuccheri utilizzati per la produzione, dal rapporto delle quantità acqua/aria. Più liquido sarà presente (e dunque meno aria) più si alzerà il grado alcolico.

IL KEFIR ALL’ACQUA


Esiste una versione del kefir anche per chi è intollerante al lattosio, si tratta del kefir d’acqua che viene prodotto a partire da quello naturale che viene lavorato attraverso un processo irreversibile di adattamento all’acqua: per produrla basterà avere a portata di mano i granuli di kefir, dell’acqua e dello zucchero (dal 2,5al 10% di zucchero rispetto alla quantità d’acqua utilizzata).
In poche parole i granuli di kefir che contengono di per sé lattosio, devono seguire un processo di adattamento all’acqua che non solo lo renderà privo di lattosio ma ne vedrà anche dimezzata la quantità di fermenti. In compenso però si otterrà una bevanda molto più leggera e comunque ricca di fermenti, vitamine e probiotici.

L’AUTOPRODUZIONE

La natura del kefir ne ha fatto un alimento da produrre e far riprodurre in casa, il web è infatti ricco di ricette che ne prevedono sia l’uso che la possibilità di creare la propria coltura personale – sia normale che d’acqua – a partire da dei kit starter o da granuli regalati da chi lo produce già da sé.
Pronti a creare un super allevamento di kefir?