Ci hanno convinto negli anni di diversi fatti riguardanti il cibo che è ora di (ri)sfatare. Eccone 3.

Dopo il primo appuntamento sui miti sull’alimentazione che sono stati abbondantemente confutati dalla scienza, ve ne proponiamo altri tre e vi ricordiamo di quanto ogni assunto, ogni informazione riguardante sia allenamento che dieta devono seguire sempre un paio di regole:

  • evitare gli eccessi: di qualsiasi approccio, di qualsiasi alimento, di qualsiasi teoria.
  • Ogni punto non è una regola aurea ma la sua efficacia dipende in buona parte dalla condizione unica che caratterizza e che differenzia il nostro organismo da qualunque altro. Molte cose che funzionano su alcuni soggetti possono non avere nessun effetto su altri, provate e modificate il tiro o affidatevi a persone competenti.

Quali sono i miti di oggi?

  • BISOGNA ELIMINARE IL SALE DALLA DIETA:


Ci hanno detto e ripetuto che il sale fa male, che bisogna eliminarlo dalla dieta se ci si vuole proteggere da ipertensione, malattie cardiovascolari e la tanto detestata ritenzione idrica. Senza dubbio un eccesso di cloruro di sodio (sale da cucina) è uno dei mostri del nostro tempo; nascosto, neanche troppo, in tantissimi cibi soprattutto confezionati. Il punto qui è comprendere esattamente quale sia il livello minimo e massimo di sale che ci permetta di stare in salute. Già, perché una carenza di sodio crea delle problematiche esattamente come l’eccesso perché corrisponde a una carenza di iodio (in esso contenuto): disfunzioni della tiroide, perdita della lucidità, crampi muscolari. Dunque, quanto sodio assumere giornalmente?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda un apporto di sale di circa 5 g al giorno, ma ricordate che il sodio non si trova solo nel sale; è presente in diverse quantità in latte, pesce e uova, senza contare il fatto che le quantità aumentano incredibilmente quando si tratta di cibi processati come quelli industriali e gli insaccati. Per questo è sempre un’ottima idea LEGGERE LE ETICHETTE. La soglia sotto la quale invece non bisogna assolutamente scendere? Meglio non scendere al di sotto dei 3 g di sale.
CONSIGLIO:
Per diminuire il consumo di sale prova a sostituirlo con spezie, limone o aceto.

  • I CARBOIDRATI NON SI CONSUMANO LA SERA


Il mito di ZERO carboidrati dopo le 18:00 è stato abbondantemente sfatato più volte. Questo per diversi motivi, uno dei qual è senza dubbio il fatto che lo stress accumulato dalla vita frenetica tipica di questa epoca provoca già di per sé un aumento del cortisolo, figuratevi se unito a un buon allenamento. Cosa significa quanto appena detto? Che un aumento di cortisolo ha bisogno di essere contrastato con l’insulina, il cui livello aumenta dopo il consumo di carboidrati. Ecco che per contrastare i livelli alti di cortisolo anche durante la notte, non c’è nulla di meglio di preferire i carboidrati, anche di sera. Ovviamente per trovare il giusto equilibrio tra macronutrienti, allenamento e frequenza dei pasti bisogna sempre rifarsi sia al proprio obiettivo che alle peculiarità del nostro corpo.
CONSIGLIO:
Preferisci sempre carboidrati complessi e non raffinati come pane, pasta integrali.

  • LE PROTEINE ROVINANO IL FEGATO


Partiamo dal fatto che le proteine sono fondamentali per il nostro corpo, che qualsiasi eccesso provoca problemi – anche l’acqua. Una volta fatte queste premesse, sappiamo che il valore ottimale di assunzione di proteine è quello di 0,75g per ogni kg di peso corporeo.
Tale livello dipende sempre e comunque dal nostro livello di attività fisica, ai nostri obiettivi e, infine, alla quantità degli altri macronutrienti.